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Graph

È arrivato finalmente il nuovo assistente per il mondo del lavoro, che mette a fattor comune la potenza dei modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM)con i dati archiviati nella suite 365 e messi a disposizione dall’API Microsoft Graph.

Copilot imita il linguaggio naturale basandosi su modelli provenienti da grandi quantità di dati, è’ ottimizzato per la conversazione grazie al Reinforcement Learning with Human Feedback (RLHF), un metodo che utilizza dimostrazioni umane per guidare il suo comportamento verso i risultati desiderati.

Il modello si basa su un linguaggio specifico per il dominio (DSL) che consente di specificare il tipo di informazioni che si desidera ricercare e sintetizzare dai dati di Microsoft 365.
È importante tenere presente che è stato progettato per imitare la comunicazione umana naturale, ma l’output potrebbe essere impreciso o non aggiornato.

Copilot e Sharepoint

Come detto quindi Copilot è uno strumento di intelligenza artificiale che può essere utilizzato in SharePoint per aiutare gli utenti a creare contenuti, trovare informazioni e rispondere a domande. Copilot utilizza la conoscenza semantica di Microsoft per fornire risposte pertinenti e utili alle richieste degli utenti, basandosi sui dati dell’utente e dell’azienda all’interno del tenant di Microsoft 365. Questo strumento può essere utilizzato per creare codice, testo e altri output utili per far risparmiare tempo agli utenti.

Copilot può essere utilizzato in SharePoint per creare contenuti per le pagine del sito, come articoli, post di blog e documenti. Ad esempio, se un utente vuole creare un nuovo articolo sulle ultime tendenze del settore, può utilizzare Copilot per generare un testo pertinente e ben scritto.
Inoltre, può essere utilizzato per trovare informazioni all’interno del tenant di Microsoft 365, come documenti, email e conversazioni di chat. Questo può aiutare gli utenti a trovare rapidamente le nozioni di cui hanno bisogno senza dover cercare manualmente.

Inoltre, Copilot può essere utilizzato per rispondere a domande degli utenti.
Ad esempio, se un utente ha una domanda su come utilizzare una determinata funzionalità di SharePoint, può chiedere a Copilot e ricevere una risposta pertinente e utile.
Copilot utilizza la sua conoscenza semantica per fornire risposte basate sui dati dell’utente e dell’azienda, il che significa che le risposte sono personalizzate per l’utente e il contesto.

Utilizzando la conoscenza semantica di Microsoft, Copilot fornisce risposte pertinenti e utili che possono aiutare gli utenti a risparmiare tempo e aumentare la loro produttività.

Come Copilot interagisce con Graph

Come anticipato Microsoft Copilot è uno strumento di produttività basato sull’intelligenza artificiale che utilizza modelli di linguaggio di grandi dimensioni e integra i dati con Microsoft Graph e Microsoft 365 Apps.
Funziona insieme a app popolari di Microsoft 365 Apps come Word, Excel, PowerPoint, Outlook, Teams e altro ancora.
Copilot offre assistenza intelligente in tempo reale, consentendo agli utenti di migliorare la creatività, la produttività e le competenze.

Come funziona Microsoft Graph

Microsoft Graph è una piattaforma di dati e intelligenza che fornisce accesso alle informazioni di Microsoft 365.

 

Microsoft Graph

  • Graph API: unico endpoint per l’accesso ai dati interni in tempo reale
  • Graph Connectors: connettori che forniscono  accesso  ai dati esterni a Graph da diverse fonti  (es da Salesforce, Jira, etc)
  • Graph Data Connect: accesso sicuro e scalabile ai dati su Azure per consentire analisi e approfondimenti

 

 

Copilot utilizza Microsoft Graph per accedere ai dati e alle informazioni dell’utente e dell’azienda, come calendari, email, chat, documenti, riunioni e contatti. Questo consente a Copilot di fornire risposte pertinenti basate sulle conoscenza aziendale.

In sintesi, Copilot e Microsoft Graph lavorano insieme per fornire un’esperienza di produttività avanzata e personalizzata per gli utenti di Microsoft 365.

Avete trovato interessante questo articolo? Indovinate chi è l’autore…un umano o Copilot?
La verità sta sempre nel mezzo.

 

Semplifica la gestione della comunicazione interna, dei progetti e dei processi in azienda con Microsoft 365 e SharePoint.

Modern Workplace Consultant

Planner 2024

Il nuovo Microsoft Planner ora riunisce tutto, to do, attività, piani e progetti.

Durante l’evento Ignite 2023, Microsoft ha rivelato che i suoi attuali strumenti per la gestione e la pianificazione delle attività saranno combinati in un’esperienza unificata nella nuova versione di Microsoft Planner, un’unica app che unisce le funzionalità di Tasks by Planner, Microsoft To Do e Microsoft Project.

La nuova versione sarà disponibile in Microsoft Teams, a partire dall’inizio del 2024 e poi nel corso dell’anno seguirà l’integrazione per il web.


 

Il nuovo Planner è uno strumento potente e versatile che può essere utilizzato per gestire una vasta gamma di attività e progetti. È facile da usare e offre una serie di funzionalità che possono aiutare i team a gestire il proprio lavoro in un unico posto e accelerare i risultati aziendali.

Il nuovo Planner è flessibile, scalabile e intelligente

Scalabile: Il nuovo Planner è progettato per passare dalla semplice gestione delle attività alla gestione completa dei progetti. Sempre più integrato all’interno della Suite Microsoft 365, basato su Microsoft Power Platform, il nuovo Planner consentirà reporting personalizzato tramite Microsoft Power BI e flussi di lavoro configurabili tramite Microsoft Power Automate. Si integrerà, inoltre, con Microsoft Viva Goals, Outlook e Microsoft Loop.

Flessibile: Gli utenti possono scegliere tra un’ampia gamma di modelli, viste e approcci, tra cui elenchi, bacheche Kanban e sequenze temporali per personalizzare ogni piano. Funzionalità come la pianificazione agile dello sprint, il carico di lavoro del team, l’allineamento degli obiettivi, i campi personalizzati e la cronologia delle attività utilizzati oggi in Project per il Web, saranno disponibili nella nuova esperienza Planner.

Intelligente: La componente intelligente del nuovo Planner accelera i risultati attraverso l’intelligenza artificiale. Copilot, disponibile dalla primavera del 2024, semplifica la gestione del lavoro, aiuta a generare nuovi piani, stabilire obiettivi, monitorare lo stato e reagire ai cambiamenti man mano che i progetti evolvono.

Il nuovo Microsoft Planner è un’applicazione di pianificazione versatile che può essere utilizzata per una vasta gamma di attività. Le sue funzionalità flessibili e scalabili la rendono una soluzione integrata alla suite Microsoft 365, adatta a team di tutte le dimensioni, per le aziende che cercano di migliorare la propria produttività rendendo più semplici e agili i processi.

 

Microsoft 365 è la piattaforma completa per la produttività senza limiti. Un unico pacchetto che offre la potenza delle applicazioni Office, la flessibilità del cloud e la sicurezza avanzata. Lavora in modo più intelligente, collabora in modo più efficiente e ottieni risultati straordinari ovunque tu sia.

Modern Workplace Consultant

Copilot

Il copilota che introdurrà l’intelligenza artificiale all’interno dell’universo Microsoft è finalmente realtà

Avete mai immaginato come sarebbe aprire una chat e chiedere ad un bot di aiutarvi direttamente all’interno di un file Excel, o durante una riunione su Teams? Con Microsoft 365 Copilot, il nuovo tool di Microsoft che combina intelligenza artificiale con le funzioni di una moderna chatbot, questo sarà possibile.

Sin dal primo annuncio di marzo 2023 non ha fatto altro che far parlare di sé, e finalmente ci siamo: da ottobre Microsoft 365 Copilot farà ufficialmente il suo debutto all’interno delle piattaforme e degli applicativi Microsoft su Windows 11.

Presentato come il primo AI bot (Artificial Intelligence bot) al mondo integrabile all’interno di piattaforme ERP e CRM durante l’ultimo “Microsoft Inspire 2023” e in occasione dell’evento “The Future of Work: Reinventing Productivity with AI”, Microsoft Copilot promette di essere quel passo avanti che porterà tecnologia e digitalizzazione ad un livello ancora più alto. Il connubio che nascerà permetterà l’integrazione di programmi e applicazioni già comunemente utilizzati con tool basati su intelligenza artificiale, promettendo di elevare la produttività e l’efficienza umana a livelli ancora più alti, e lasciando agli AI bot quei compiti più ripetitivi e tediosi che, solitamente, portano via solo tempo ed energie.

Di Microsoft Copilot ne avevamo già parlato in un precedente articolo in anteprima, ma andiamo a scoprire più nel dettaglio quali sono stati gli annunci a riguardo che si sono susseguiti negli ultimi mesi, tra cui, non meno importante, quali saranno i requisiti minimi richiesti e le eventuali licenze.

L’evoluzione delle IA in un mondo sempre più connesso e l’avvento degli “AI chatbot”

Già da tempo, l’argomento “Intelligenza Artificiale” ha sfondato quella barriera che riteneva questa nuova tecnologia – e i tool ad essa collegata – relegati ad un ambiente esclusivamente specialistico e prettamente “informatico”, entrando a far parte sempre più del nostro quotidiano.
Soprattutto nell’ultimo anno abbiamo visto nascere un numero sempre più alto di tool appositi, più o meno specializzati su diversi settori, che permettono di sfruttare appieno la potenza di tecnologie di computazione dati tramite l’inserimento di semplici prompt (input) scritti, al fine di generare risultati in modo rapido ed efficiente. L’elaborazione del linguaggio naturale, utilizzato quotidianamente, si unisce al processo di Deep Learning come base delle IA per l’elaborazione dei dati, restituendo all’utente informazioni e previsioni il più accurate possibili sulla base dei dati analizzati.

L’esempio più conosciuto è ChatGPT. Il noto chatbot basato su IA, sviluppato da OpenAI e lanciato a novembre 2022, è già diventato l’emblema di come queste nuove tecnologie siano diventate improvvisamente non solo di facile utilizzo, ma siano veramente alla portata di tutti.
Accedendo all’applicazione, l’utente avrà la possibilità di porre richieste, fare domande o scrivere input in linguaggio colloquiale, e ChatGPT fornirà la propria “risposta” andando a utilizzare dietro le quinte complessi algoritmi di computazione dati e di apprendimento automatico. Il tutto all’interno di un’interfaccia che simula una vera e propria chat con un interlocutore, in modo da renderne l’utilizzo facile e immediato.

Anche Microsoft non è da meno, e ha già iniziato a investire e sviluppare in queste tecnologie da tempo.
Parlando di AI chatbot, non si può non citare “Bing Chat” e “Bing Chat Enterprise”, chatbot basati su IA e integrati direttamente all’interno del browser di ricerca Microsoft Edge, già a disposizione degli utenti.

Con il lancio di Microsft 365 Copilot, Microsoft si prefigge di fare un ulteriore passo in avanti: non solo metterà a disposizione la potenza di computazione e analisi dati in tempo reale delle IA chatbot, ma integrerà tutto questo all’interno di tutti i suoi applicativi e di quei programmi già diventati, ad oggi, lo standard di utilizzo di milioni di utenti e di business in tutto il mondo, accelerando a dismisura i processi di digitalizzazione già in atto.

Microsft 365 Copilot: l’ingresso dell’intelligenza artificiale all’interno dell’ecosistema Microsoft

Già dalla sua presentazione, Microsoft 365 Copilot viene presentato come “un modo tutto nuovo di lavorare”; questo nuovo tool, infatti, promette di combinare la potenza dei modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM) con i dati presenti all’interno di Microsoft Graph e con le app di Microsoft 365. Il tutto sfruttando la potenza di una IA in costante evoluzione, permettendo di potenziare al meglio i propri utenti e, di conseguenza, il proprio business.

Microsoft Copilot sarà come una sorta di “contenitore” di analisi contenuti: registrato un input, andrà ad analizzare documenti, immagini, e più in generale, dati da qualsiasi fonte disponibile, in modo da elaborare immediatamente i contenuti e rispondere così in pochi secondi.

Ma da dove potremmo inserire questi input, questi famosi prompt di cui tanto si parla? Niente di più semplice: tramite shortcut da tastiera o icona sulla barra delle applicazioni si aprirà la schermata laterale di Copilot che simula una vera e propria chat, e potremo così iniziare a scrivere prompt e richieste. Che si tratti di modificare le impostazioni del PC, o di avviare le proprie playlist da Spotify, Copilot provvederà ad esaudire ogni richiesta.

Ma non finisce qui. Microsoft Copilot è stato progettato per portare un enorme contributo in ambito lavorativo. Infatti, può essere avviato direttamente all’interno delle applicazioni del pacchetto Office 365 e, da lì, essere sfruttato per le mansioni più disparate. Dalla richiesta di riassumere un documento in Word , ad analizzare tabelle e creare grafici in Excel , o addirittura dato un tema, creare una presentazione in PowerPoint  complessa e con tanto di animazioni, basterà scrivere la nostra richiesta e Copilot ci risponderà in men che non si dica.

Tutto questo, lasciando sempre piena libertà di gestione all’utente: si potranno quindi utilizzare gli output di Copilot come base di partenza per redigere e analizzare documenti, registrare note vocali. Potremmo revisionare, o addirittura segnalare, qualora Copilot interpreti i dati in maniera non corretta – o in modo non coerente con il nostro pensiero e business.
In questo modo, anche Copilot stesso “apprenderà” ed evolverà in continuazione, andando ad adattarsi sempre di più al nostro workflow, creando un database dati in continuo arricchimento e cercando di limitare il più possibile gli errori futuri.

Ma non solo! Copilot riesce a dare il suo supporto anche su altri fronti.

Integrato con Outlook, aiuterà gli utenti con la gestione della posta, analizzando lo storico delle conversazioni ed elaborando bozze di risposte, andando a ripescare dati ed informazioni non solo dalle conversazioni precedenti, ma anche da eventuali allegati o documenti citati – o direttamente da OneDrive – suggerendo il registro linguistico da adottare o quando rispondere, per una comunicazione più efficace.

Per non parlare dell’integrazione con Microsoft Teams: Copilot ci assisterà direttamente durante le call, fornendo supporto in tempo reale qualora gli venga richiesto di recuperare dati, rielaborare i punti emersi, suggerimenti o evidenziare criticità o competitor menzionati durante la riunione. Fornirà inoltre supporto qualora non si possa partecipare in prima persona ai meeting, generando recap automatici e registrando i punti salienti, rielaborando il tutto in vere e proprie trascrizioni.

Infine, grazie a Loop, avremo a disposizione un canva, uno spazio collaborativo di tipo multi-player, in cui un intero team potrà andare a collaborare e sfruttare le potenzialità dell’IA, lavorando contemporaneamente alla stessa idea e interpellando Copilot su diversi fronti, al fine di concludere più velocemente ed efficacemente un intero progetto. Tutto questo, tenendo traccia di quanto accade passo passo, in modo da poter tornare indietro e revisionare ogni qual volta sia necessario.

Questo – e moto altro ancora – sempre rimanendo all’interno della interfaccia stessa dell’applicazione in uso che già conosciamo.

Non solo Office365: Microsoft 365 Copilot all’interno dei sistemi ERP e CRM e le novità previste per la Wave 2 dell’autunno 2023

Microsoft 365 Copilot sembra andare a rivoluzionare quel metodo di lavoro già consolidato e comprovato per molte realtà, venendo in supporto all’interno dei programmi che vengono usati quotidianamente.
Tutto questo però non sarà limitato solo alle applicazioni Microsoft come il pacchetto Office 365 o Outlook. Anche i sistemi ERP e CRM, come Viva Sales, le app Dynamics 365 o Salesforce, potranno beneficiare del nuovo copilota di casa Microsoft.

Sarà possibile chiedere a Copilot di tener traccia e gestire le risposte email, creare riepiloghi a seguito di meeting o appuntamenti, all’interno degli stessi processi di vendita o servizio clienti, in modo da non dover bloccare gli utenti con quei compiti più ripetitivi e di puro task management.
A seguito di un meeting, Copilot potrà suggerire direttamente di aggiornare opportunità o generare offerte per un determinato cliente; ci potrà supportare nella creazione e gestione delle operazioni di marketing; addirittura, ci potrà assistere nella gestione di casi, andando ad analizzare lo storico e la knowledge registrata in modo da rendere più veloce ed efficace il supporto clienti
Allo stesso modo, Copilot potrebbe venirci in soccorso per la gestione delle attività legata all’e-commerce, o per stipulare insights predittivi per la gestione dei processi chiave per la supply chain.

Copilot ci verrà in aiuto anche a livello di configurazioni e automazioni, integrandosi perfettamente con Power Automate per poterci fornire supporto durante la creazione di workflow e automazioni anche complesse, senza dover necessariamente coinvolgere IT specialistico. Sarà infine possibile aggiungere il controllo di Copilot anche all’interno delle app canvas personalizzate, e configurare su quali dati potrà avere accesso.

Come si può vedere da questa breve introduzione, Microsoft ha intenzione di inserire Copilot letteralmente a 360° all’interno del suo ecosistema, senza tralasciare nulla.
Le prime novità entreranno in gioco già con il rilascio della seconda Wave del 2023. Per saperne di più, vi consigliamo di tenere d’occhio i canali ufficiali relativi alla Wave in vista di ottobre.

Sicurezza dati e privacy: l’impegno di Microsoft per una IA sicura e responsabile

Microsoft ha ribadito che il nuovo Copilot è stato studiato e progettato nei minimi dettagli, senza tralasciare le questioni etiche come la responsabilità nell’aver accesso a dati, anche sensibili, delle organizzazioni, o la privacy stessa. Tutte queste sono questioni fondamentali quando si parla di processo di digitalizzazione, e, con l’entrata in gioco delle IA, diventano ancora più imprescindibili e necessarie.

Lo scopo di Microsoft Copilot, in quanto assistente digitale basato su IA elaborativa e generativa, è quello di integrarsi all’interno dei processi di vendita delle aziende business, e mettere a disposizione i suoi potenti algoritmi di calcolo andando ad analizzare i dati a disposizione.
Questo sistema, inoltre, è pensato perché possa continuare ad evolversi nel tempo con nuove funzionalità, andando ad “imparare” dagli errori (segnalati come tali) ed adattandosi sempre di più al workflow di utenti e organizzazione.

Tutto questo, è stato sviluppato da Microsoft secondo principi fondamentali, quali:

  • lo sfruttamento delle soluzioni Microsoft già esistenti in materia di sicurezza, conformità e privacy già distribuite nell’organizzazione;
  • i modelli di autorizzazioni e consensi per proteggere i dati di tenant, gruppi e individui, in modo che gli utenti abbiano accesso ai soli dati cui devono necessariamente avere accesso;
  • l’impegno per lo sviluppo di una IA responsabile, su principi di equità, affidabilità, privacy e sicurezza.

Bisogna sempre ricordare che, alla base di queste IA non c’è una vera e propria mente umana, ma un complesso gioco di algoritmi e codici basati su processi di Machine Learning e Deep Learning. Ciò significa che, nonostante queste cerchino di aggiornarsi e addestrarsi su modelli consolidati preesistenti, non è garantita la veridicità o la corretta interpretazione dei dati che vengono computati, e che comunque è sempre necessaria la supervisione umana per poter garantire il corretto utilizzo dello strumento in quanto tale.

Inoltre, il dibattito che accompagna le IA dalla loro creazione, ovvero fin quanto queste si potranno spingere nella sostituzione vera e propria dell’essere umano, è sempre più attivo e stimolante, e potrà portare a modelli di IA non solo più evoluti, ma anche più etici e consapevoli del loro ruolo di “macchina” in relazione all’uomo e all’interno della società stessa.

Per saperne di più, vi consigliamo di consultare la pagina Microsoft dedicata, riguardante la questione di privacy e sicurezza dati.

Requisiti minimi e licenze

Arriviamo, infine, alla questione requisiti minimi e licenze. Una premessa è doverosa: essendo la funzione non ancora ufficialmente rilasciata, le informazioni che andiamo a presentare potrebbero subire aggiornamenti o revisioni man mano che ci avviciniamo al rilascio. Vi consigliamo di fare sempre riferimento alla pagina dedicata di Microsoft, in modo da rimanere sempre aggiornati in caso di modifiche.

Durante gli ultimi mesi, Microsoft ha dato accesso anticipato ad un gruppo esclusivo di utenti e beta tester. Ciò che è emerso, ad oggi, è che Microsoft 365 Copilot necessiterà di una licenza add-on Microsoft E3, Microsoft E5, Business Standard o Business Premium, assieme ad un account Azure AD, in aggiunta a tutte le altre licenze già necessarie per usufruire degli altri applicativi (Office 365, Microsoft Teams, Microsoft Outlook, Dynamics 365, ecc…). Al momento, quindi, Copilot non potrà essere aggiunto ai piani Microsoft 365 Business Basic o ai piani personali.
Inoltre, all’interno delle app Microsoft 365, Copilot è attualmente disponibile in anteprima per i beta tester solo per la lingua inglese ed esclusivamente per gli Stati Uniti.

Una volta abilitato Copilot all’interno dell’organizzazione, sarà necessario abilitare gli utenti al canale di aggiornamento Current Channel di Microsoft 365 Apps, per poter dare loro accesso a tutti gli aggiornamenti relativi alle applicazioni Microsoft, e a Microsoft 365 Copilot stesso.
Infine, è consigliato allinearsi al network di Microsft 365, in modo da poter beneficiare di un’esperienza ottimale, minimizzando eventuali latenze di rete e incrementando la qualità del network utilizzato.
Alcune funzionalità di Microsoft Copilot necessiteranno inoltre di una connessione a WebSocket per la crittografia dei dati.

Le licenze di Microsoft Copilot potranno essere gestite assieme alle altre licenze all’interno dell’interfaccia di amministrazione di Microsoft 365.

 

In conclusione, nonostante il rilascio di Microsoft 365 Copilot non sia ancora ufficialmente annunciato, il nuovo tool di casa Microsoft ha già fatto tanto parlare di sé: aspettative, promesse, timori, sicuramente il suo avvento segnerà l’inizio di una nuova era nella digitalizzazione, aprendo le porte ad una nuova concezione del lavoro e del business.

Vi aspettiamo quindi ad ottobre per sapere se sarete tra coloro che testeranno Microsoft 365 Copilot all’uscita, e quali saranno le vostre impressioni.

 

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Libera la creatività, automatizza le attività, potenzia le app
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Dynamics365 CRM Functional Consultant

Microsoft Viva Topics

Come ottimizzare la conoscenza collettiva

Recentemente è stato rilasciato il modulo  Microsoft Viva Topics in lingua italiana, lo strumento che organizza le competenze ed i contenuti all’interno della organizzazione, aiutando le persone a trovare e sfruttare al meglio informazioni e conoscenze.

Consideriamo che le persone perdono circa 1 ora al giorno per ricercare informazioni (Spiceworks/Ziff Davis survey commissioned by Microsoft, 2021), grazie a Viva Topics è possibile appiattire la curva di apprendimento dei dipendenti che entrano a far parte della organizzazione e ottimizzare il tempo lavorativo in azienda.
Per ogni tipologia di argomento:

  • possono essere identificati esperti sulla tematica
  • viene liberata la conoscenza collettiva
  • si ottimizza il tempo di ricerca

Grazie alla intelligenza artificiale, gli argomenti vengono identificati, si creano delle pagine per argomento che sono costantemente alimentate e, grazie alle topics card, queste compariranno in tutte le applicazione del mondo 365 fruite dall’utente.

Overview Microsoft Viva Topics

Viva Topics trasforma i contenuti in conoscenza fruibile, usa l’intelligenza artificiale per identificare, elaborare e organizzare contenuti aziendali in conoscenza accessibile.

Microsoft 365

Viva Topics evidenzia automaticamente gli argomenti nelle pagine del sito moderno di SharePoint

  • I proprietari del sito possono inserire manualmente un argomento in evidenza con la funzione tag hash
  • Gli utenti possono selezionare l’argomento evidenziato per visualizzare una scheda Argomento e possono cercare argomenti
  • Il Topic Center offre una visione personalizzata della conoscenza rilevante

Cura della conoscenza

Come anticipato, l’intelligenza artificiale ci aiuta evidenziando i contenuti più rilevanti e proponendo delle aggregazioni sensate, ma l’ultima parola spetta chiaramente a chi gestisce il sistema:

  • Viene creata la prima bozza dall’intelligenza artificiale
  • Il gestore può modificare ed ottimizzare la pagina come ritiene più opportuno
  • L’intelligenza artificiale aggiorna costantemente le informazioni grazie ai nuovi contributi degli utenti

E’ possibile gestire diversi ruoli all’interno di Viva Topics:

  • Visitatori e contributori: vedono i topics e possono contribuire ad implementarne i contenuti
  • Knowledge manager: coloro che gestiscono gli argomenti, approvano i contenuti e rimuovono gli argomenti non validi
  • Knowledge admin: configurano tecnicamente il sistema

Ottimizzazione ambiente

Per poter ottenere il massimo da Viva Topics, vengono consigliate alcune attività propedeutiche

Viva Topics

  • Migrare i contenuti verso SharePoint online: generalmente si vedono buoni risultati sopra i 20.000 documenti e almeno 50-100 utenti attivi. Ci vogliono circa 2 settimane per recepire i nuovi argomenti
  • Collegare le informazioni a Microsoft Graph: grazie a questo sarà possibile indicizzare contenuti esterni
  • Modernizza le pagine di SharePoint online: le schede e gli argomenti vengono visualizzati solo nelle pagine moderne di SharePoint
  • Sicurezza dei contenuti: ricordarsi sempre di bilanciare la tipologia di contenuto con la Privacy
  • Identificare i gestori degli argomenti: l’amministratore dovrà assegnare le autorizzazioni in maniera adeguata

 

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Modern Workplace Consultant

MIcrosoft Sharepoint

Ottimizzare la produttività con SharePoint: esempi d’uso in azienda

Microsoft SharePoint è una piattaforma di collaborazione e gestione dei contenuti che consente alle aziende di creare e gestire documenti, liste e applicazioni personalizzate. SharePoint è una soluzione versatile e scalabile che può essere utilizzata per diverse attività aziendali, tra cui la gestione documentale e la comunicazione interna.

SharePoint consente agli utenti di condividere informazioni e risorse utilizzando strumenti personalizzati. Le persone possono creare documenti, fogli di calcolo e presentazioni condivise e collaborare su di essi in tempo reale utilizzando strumenti di editing integrati. SharePoint offre anche una serie di funzionalità avanzate, come la gestione delle autorizzazioni, la ricerca e la personalizzazione.

Oltre a questo, SharePoint può essere utilizzato per realizzare Intranet aziendali, fornendo un punto centrale per la condivisione di informazioni, documenti e processi. Le Intranet di SharePoint possono essere personalizzate per soddisfare le esigenze specifiche di ogni azienda e possono anche essere integrate con altre applicazioni.

SharePoint può essere integrato con altre applicazioni Microsoft come Office 365 e Dynamics 365, per una maggiore efficienza e flessibilità. Inoltre, SharePoint può essere utilizzato con altre piattaforme come Microsoft Teams, per una migliore collaborazione e comunicazione all’interno dell’azienda.

Scenari d’uso aziendali di Microsoft Sharepoint

In questo articolo, esploreremo i principali scenari d’uso aziendale per Microsoft SharePoint.

Gestione dei documenti: SharePoint offre un’area centralizzata per la gestione dei documenti aziendali, consentendo ai dipendenti di accedere, condividere e collaborare su documenti in modo sicuro. Inoltre, SharePoint include funzionalità di versioning e controllo delle modifiche per garantire che le versioni più recenti dei documenti siano sempre disponibili.

Portali Intranet: SharePoint può essere utilizzato per creare portali intranet personalizzati che possono essere utilizzati come hub per la comunicazione aziendale, la condivisione di informazioni e la gestione dei progetti. I dipendenti possono accedere a questi siti da qualsiasi luogo e dispositivo, rendendo più facile la collaborazione e la comunicazione tra team.

Gestione dei flussi di lavoro: SharePoint offre una serie di modelli di flusso di lavoro pre-configurati che possono essere personalizzati per soddisfare le esigenze specifiche dell’azienda. Ad esempio, è possibile utilizzare flussi di lavoro per la gestione delle approvazioni, la distribuzione delle attività o la gestione delle richieste.

Collaborazione in tempo reale: SharePoint offre una serie di strumenti per la collaborazione in tempo reale, tra cui chat, video conferenze e coauthoring in documenti. Questi strumenti possono essere utilizzati per facilitare la collaborazione tra team remoti o per velocizzare la risoluzione dei problemi in tempo reale.

Analytics e reporting: SharePoint offre la possibilità di analizzare i dati aziendali in modo intuitivo, utilizzando dashboard e report pre-configurati o personalizzati. Queste informazioni possono essere utilizzate per prendere decisioni informate e monitorare l’efficienza dei processi aziendali.

Microsoft 365 e Sharepoint: una piattaforma versatile per ogni ambito aziendale

Ecco alcuni esempi pratici d’uso di Microsoft SharePoint in vari ambiti aziendali:

Ufficio Marketing: Il team di marketing potrebbe utilizzare SharePoint per gestire i documenti relativi alle campagne pubblicitarie, organizzare le attività relative ai progetti e condividere idee in tempo reale tramite chat e video conferenze. Inoltre, è possibile utilizzare SharePoint per creare una pagina intranet dedicata all’ufficio marketing, che possa essere utilizzata per pubblicare annunci, comunicati stampa e altri contenuti aziendali.

Ufficio Amministrazione: L’ufficio amministrazione potrebbe utilizzare SharePoint per gestire la documentazione finanziaria, le fatture e i report contabili. Inoltre, è possibile utilizzare un flusso di lavoro personalizzato per la gestione delle approvazioni delle spese e delle richieste di finanziamento.

Ufficio Risorse Umane: Il team delle risorse umane potrebbe utilizzare SharePoint per gestire le informazioni relative ai dipendenti, organizzare i programmi di formazione e condividere informazioni sulle opportunità di carriera. Inoltre, SharePoint può essere utilizzato per creare una pagina intranet dedicata alle risorse umane, che possa essere utilizzata per pubblicare annunci sulle opportunità di lavoro e altri avvisi aziendali.

Ufficio IT: Il team IT potrebbe utilizzare SharePoint per gestire i documenti relativi alla sicurezza dei sistemi e alle politiche aziendali. Inoltre, è possibile utilizzare SharePoint per creare una pagina intranet dedicata all’ufficio IT, che possa essere utilizzata per pubblicare annunci sugli aggiornamenti del sistema e altri avvisi tecnici.

Ufficio Vendite: Il team delle vendite potrebbe utilizzare SharePoint per gestire le informazioni relative ai clienti, organizzare le attività relative ai progetti e condividere informazioni sulle opportunità di vendita. Inoltre, è possibile utilizzare SharePoint per creare una pagina intranet dedicata all’ufficio vendite, che possa essere utilizzata per pubblicare annunci sulle opportunità di vendita e altri avvisi aziendali.

In conclusione, Microsoft SharePoint è una piattaforma molto versatile che offre molte opportunità per ottimizzare i processi aziendali e aumentare l’efficienza dei team. Se si desidera migliorare la collaborazione, la gestione dei documenti e la comunicazione aziendale, SharePoint è una soluzione da considerare.

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Team Marketing

 

sicurezza per le PMI

Sfrutta gli strumenti Microsoft e aumenta la sicurezza della tua azienda

La sicurezza è uno degli aspetti fondamentali del business, indipendentemente dalla dimensione e dalla struttura di una azienda. Ancora oggi, però, la maggior parte dei proprietari delle PMI ritiene di non essere esposto al rischio di attacchi informatici, anche se proprio le PMI sono l’obiettivo di oltre il 40%  di questo tipo di eventi.

Per questione di risorse, tempo e personale, non tutte le PMI possono implementare in autonomia misure per garantire la sicurezza aziendale: questo però, non deve essere considerato un problema, perché Microsoft offre soluzioni che possono essere adottate per aumentare la sicurezza delle imprese.

L’innovazione tecnologica applicata alla sicurezza diventa un fattore competitivo delle imprese italiane – e in generale europee – rispetto alla concorrenza nel mercato globale. La tecnologia ci può aiutare ad assicurare che il lavoro negli uffici, in fabbrica, nei cantieri o a casa possa svolgersi, non solo nel rispetto sempre più rigoroso dell’ambiente e delle persone, ma anche in sicurezza.

Ecco sei piccoli suggerimenti per affrontare il tema della sicurezza:

  1. Non considerare la sicurezza come un costo, ma come un investimento Proteggere le risorse di una azienda è come chiudere a chiave la porta di casa. Di solito la chiudiamo prima che i ladri provino ad entrare. Seguendo questa analogia, si dovrebbero implementare misure adatte a ridurre il rischio di attacchi informatici considerando che il budget investito può aiutare ad evitare danni ben più elevati.
  2. Prepara un piano per gestire attacchi informatici Tutte le aziende sono potenziali obiettivi di attacchi informatici. Per questo motivo è indispensabile avere un piano che permetta di gestire la spiacevole eventualità di un cyber attacco, in modo da poter intervenire tempestivamente ed eliminare (o limitare) i danni che possono essere causati da questo genere di intrusioni.
  3. Utilizza le giuste tecnologie per gestire i dispositivi dei collaboratori Molte aziende non si focalizzano sulla tecnologia perché non è parte del loro core business, soprattutto quando si tratta di pensare alla sicurezza da una prospettiva di comunicazione e collaborazione. Fornisci ai tuoi collaboratori soluzioni per gestire i propri dispositivi. Microsoft 365 per le aziende offre una soluzione integrata per la produttività, la sicurezza e la gestione dei dispositivi che può aiutare le aziende a diventare subito operative.
  4. Garantisci l’adeguamento alle normative di sicurezza della tua area geografica Per le aziende che lavorano con clienti nell’Unione europea (UE), l’adeguamento al Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR) è un aspetto che è necessario prendere in considerazione. Il trattamento dei dati dei residenti nell’UE richiede una scrupolosa attenzione ai diritti alla privacy delle persone, alle responsabilità di protezione dei dati e alle linee guida per la segnalazione delle violazioni. La non osservanza comporta sanzioni significative. Microsoft 365 consente di adeguarsi immediatamente alle normative del GDPR.
  5. Adotta un approccio reattivo contro il phishing e altre minacce Anche piccole azioni quotidiane possono aiutare le persone a svolgere in sicurezza il proprio lavoro e ad imparare a riconoscere tempestivamente potenziali minacce. Dove non arrivano le persone, può aiutarci Microsoft 365, che cerca e filtra automaticamente eventuali minacce in e-mail e allegati.
  6. Gestisci gli accessi ai sistemi con sicurezza e semplicità Per una sicurezza a più livelli, abilita l’autenticazione a più fattori. L’autenticazione a due o più fattori richiede due o più elementi sicuri per accedere a un account. Ad esempio, un codice inviato tramite e-mail oppure una scansione biometrica o dell’impronta digitale. Questa procedura di autentificazione riduce gli accessi indesiderati ai sistemi e ai dati delle aziende.

Questi sei suggerimenti possono aiutarti a capire come migliorare la sicurezza della tua azienda, sfruttando strumenti come Microsoft 365, che possono semplificare la sicurezza delle PMI offrendo protezione completa, misure di sicurezza integrate e strumenti di facile utilizzo.

 

Proteggi la tua organizzazione, gestisci i dispositivi mobile e le autorizzazioni, garantisci l’accesso sicuro a dati e risorse aziendali con Microsoft 365.

 

Team Marketing

Modern Workplace

L’argomento può sembrare banale, ma leggendo in rete articoli sul tema, si evince che forse un po’ di confusione c’è, dal momento che ognuno interpreta a modo suo il concetto di Modern Workplace.

Cerchiamo intanto di contestualizzare il termine, il Modern Workplace non nasce come supporto allo smart working o al lavoro da remoto, ma vive di vita propria ed il suo sviluppo ci sarebbe stato comunque, quasi obbligato per alcune aziende.

Spesso si tende a vedere il Modern Workplace come un processo abilitante allo smart working, ma è riduttivo perché l’avvento del Modern Workplace in realtà rispecchia la riorganizzazione dei modelli aziendali: si realizza effettivamente quando le organizzazioni riescono ad allestire un ambiente di lavoro pienamente collaborativo, strettamente integrato con le moderne tecnologie, al fine di aumentare la produttività di dipendenti e collaboratori.

La definizione che mi convince di più è quella legata alla rivisitazione dei modelli organizzativi e degli strumenti informatici necessari allo svolgimento della propria attività lavorativa. Tale ridefinizione dovrebbe consentire di svolgere il proprio lavoro in totale sicurezza, con un constante accesso ai dati ed agli strumenti aziendali da qualsiasi location e da qualsiasi apparato.

Va da sé che la base di tale evoluzione è tecnologica, ma questo non è sufficiente: il grosso errore, che vediamo in qualità di consulenti, è relegare questo tipo di attività all’abilitazione di un software. Non basta avere la suite Microsoft 365 e metterla a disposizione dei propri dipendenti, se poi questa non viene effettivamente utilizzata nei reali processi di business e gli utenti non vengono adeguatamente supportati nell’adoption.

Il Moder Workplace secondo Microsoft 

Come già visto in precedenza, Microsoft abbraccia il Modern Worplace seguendo le 3 E:

Empowerment: dipendenti e collaboratori devono poter  esprimere al meglio il loro potenziale

Engagement: collaborazione, produttività e creatività sempre sollecitate

Employability: crescita individuale grazie a percorsi di formazione che valorizzano i singoli talenti

Per raggiungere questi obiettivi l’offerta tecnologica ci aiuta grazie agli strumenti di produttività e collaborazione come Teams, SharePoint, OneDrive, Planner e con il potenziamento di Microsoft Viva che permette di uniformare tutte le informazioni legate al business dell’azienda.

Teams in particolare sta diventando il fulcro della operatività aziendale, grazie all’elevato livello di collaborazione che consente.

Gli strumenti abilitanti non mancano quindi, sull’adoption c’è ancora molto lavoro da fare ma di certo la direzione che molte aziende stanno prendendo è quella corretta ovvero accompagnare il cambio di tecnologia con un cambio culturale interno che punta anche alla valorizzazione individuale, aumentando l’autonomia dei singoli nella gestione del proprio tempo e del proprio lavoro per garantire una migliore qualità di vita alle persone e maggiore produttività per le aziende.

Il Modern Workplace è tutto questo, un’evoluzione dei modelli aziendali possibile grazie alla crescita tecnologica (sia software che hardware), grazie ad una migliore consapevolezza delle logiche di welfare ed una maggiore valorizzazione dell’individuo.
Permette ai dipendenti ed ai collaboratori di sentirsi parte di una realtà strutturata e flessibile, in grado di affrontare situazioni in continuo movimento.

Speriamo che questo processo continui ad evolvere verso scenari sempre più positivi.

 

Fonti e approfondimenti:

https://partner.microsoft.com/en-us/solutions/modern-workplace

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Team Marketing

Skype for business passa a Teams

Passa a Microsoft Teams: l’hub per il lavoro di squadra che permette di collaborare nel modo migliore grazie ad una comunicazione intelligente.

Siamo giunti alla fine di un’era. Dal prossimo 31 luglio Skype for Business Online diventerà nient’altro che un’attrazione del Jurassic Park, e noi lo ricorderemo come un australopiteco: carino, sì, ma vuoi mettere l’homo habilis?

Skype for Business è stato il rompighiaccio della comunicazione aziendale. Messaggistica istantanea, chiamate e video in un unico posto, il centro commerciale del dialogo digitale, pieno di aziende che contano milioni di persone in tutto il mondo.

Microsoft Teams è la nuova frontiera della comunicazione digitale: prendete tutte le innovazioni di Skype for Business e aggiungete condivisione istantanea di documenti e integrazione di altri programmi direttamente dall’app; il tutto marchiato con le quattro finestrelle colorate che da 46 anni ci assicurano prestazioni, sicurezza, funzionalità e flessibilità.

Tra un mese Teams sarà per Microsoft l’unica app di comunicazione integrata per gli utenti cloud, modo sottile per dire che non bisogna perdere tempo, anche perché, per chi se lo fosse perso, Skype for Business non è nel pacchetto Microsoft 365 da quasi tre anni.

Non possiamo negare però che lo strumento ha avuto un enorme successo, forse sarà la musichetta della sala d’attesa, ma il 55% delle imprese ha fatto uso di Skype for Business. Questo cosa vuol dire? Che non sarà proprio una passeggiata sostituire l’app con Teams.

Ma non temete, giovani Padawan, ad aiutarvi in questa migrazione ci sarà Var Group!

Grazie alla compatibilità possibile tra Skype for Business e Microsoft Teams, agli strumenti Microsoft e alla nostra esperienza, siamo pronti a farvi raggiungere la completa adozione di Teams, e di tutti i suoi vantaggi, per voi e per la vostra azienda!

 

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Team Marketing

MICROSOFT VIVA: LA NUOVA EMPLOYEE EXPERIENCE

Integrazione prima di tutto

«Il mondo del lavoro sta cambiando e va verso un futuro caratterizzato da servizi innovativi con un focus sulla creatività, sul coinvolgimento e sul benessere delle persone, che possa aiutare le aziende a costruire nuove culture guidate da ingegno e resilienza» ​

Jared Spataro, Corporate Vice President, Microsoft 365 di Microsoft.

Nel 2020, l’indice Microsoft Work Trend ha mostrato che quasi il 60% delle persone si sente meno connesso al proprio team dopo essersi spostato al lavoro a distanza.​

Viene perciò proposto un nuovo approccio ed una nuova categoria di soluzioni tecnologiche chiamate Employee Experience Platform.

Ma che cosa è una Employee Experience Platform? Possiamo definirlo un sistema di “esperienze” che aiuta le organizzazioni a creare una cultura aziendale positiva, ispira i leader, ed attraverso questo mood è possibile massimizzare il coinvolgimento dei dipendenti.

I componenti che hanno questo scopo già li abbiamo visti nei progetti intranet, ma si trovavano spesso slegati da strumenti più operativi: comunicazioni, annunci, eventi, servizi alla persona di tipo welfare, accesso agli applicativi aziendali, conoscenza condivisa, progetti, communities, benessere emotivo, talent e performance, crescita.

Quindi la sfida successiva era come rendere maggiormente integrati nella nostra journey lavorativa questi elementi. Ecco Microsoft Viva, una piattaforma unica che permette di integrare in Teams 4 moduli con finalità molteplici:

Viva Connections fornisce un accesso personalizzato per il digital workplace, dove i dipendenti possono trovare comunicazioni interne e risorse aziendali, come policy e benefit, e partecipare a community come i gruppi di risorse per i dipendenti, il tutto da una singola app personalizzabile su Microsoft Teams.

Viva Insights offre a dipendenti, manager e leader approfondimenti personalizzati in grado di contribuire alla crescita delle persone all’interno delle organizzazioni. ​

Le esperienze personali e gli insight, visibili solo al dipendente, aiutano le persone a riservare il giusto tempo alle pause, alla concentrazione e all’apprendimento, così come a rafforzare le relazioni con i propri colleghi.  ​

I manager e i leader possono vedere i trend a livello di squadra e di organizzazione, così come i suggerimenti per bilanciare meglio la produttività e il benessere.

Viva Learning rende le opportunità di formazione e sviluppo professionale più accessibili nel flusso di lavoro. Questa funzionalità aggrega tutte le risorse di apprendimento disponibili per un’azienda in un unico luogo, compresi i contenuti di LinkedIn Learning, Microsoft Learn, fornitori di terze parti tra cui Skillsoft, Coursera, Pluralsight ed edX, oltre al portfolio di contenuti dell’azienda.

Viva Topics permette di entrare in possesso di nuove conoscenze e aiuta le persone a raggiungere gli esperti di tutta l’organizzazione. ​
Utilizzando l’intelligenza artificiale per catalogare i dati dei clienti in Microsoft 365 e sfruttando la capacità di integrare informazioni provenienti dai servizi di terze parti come ServiceNow e Salesforce, Viva Topics mostra automaticamente schede di argomenti all’interno delle conversazioni e documenti di Microsoft 365 e Teams. Facendo clic su una scheda si apre una pagina contenente documenti correlati all’argomento, conversazioni, video e persone.

Il primo modulo disponibile è Connections, il nostro team si è già messo all’opera e stiamo testando i primi vantaggi di questa funzionalità.
Non consiste  semplicemente nella vista della propria intranet all’interno di Teams, ma il vantaggio vero è  la gestione della global navigation che permette agli utenti di usufruire di un menu che, oltre a far vedere  i contenuti principali della intranet, permette di navigare i diversi sites in base alla architettura prescelta della soluzione.
Connections inoltre non richiede nessun costo di licenza aggiuntivo e quindi è implementabile senza grossi sforzi pur offrendo un importante passo in avanti nella integrazione dei servizi Microsoft.
Per quanto concerne l’esperienza utente, poter usufruire del proprio portale intranet attraverso una app di Teams costituisce davvero una agevolazione notevole; pensiamo a tutte le conferenze call che gestiamo e quante cose potremmo tenere sotto gli occhi, a portata di mano con un semplice click: con ogni probabilità gli accessi ai portali aziendali aumenteranno grazie a Viva Connections.

Screen Microsoft Viva Connections

Come anticipato la suite Viva non si esaurisce qui, gli altri moduli potranno aumentare sotto altri punti di vista la produttività interna. Non tutti sono ancora disponibili, e a stretto giro vi aggiornerò sui nostri futuri test.

 

Fonti e approfondimenti:

https://www.microsoft.com/it-it/microsoft-viva

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Modern Workplace Consultant

Migrazione contenuti Sharepoint Online

Microsoft 365: Traslocare sulle nuvole

Per evidenti necessità di business e tecnologiche (vedi delocalizzazione di sedi, staff che lavora in smart working, efficienza economica sulle infrastrutture, Business Continuity) molte aziende sono spinte a trasferire i loro contenuti ONLINE, si trovano così ad affrontare la sfida del “trasloco” (migrazione) e del “come farlo”.

Questo articolo tratta la migrazione dei contenuti verso Sharepoint Microsoft 365 che è per eccellenza il prodotto usato come “Repository” specializzato a contenere, classificare e gestire i dati della piattaforma Microsoft 365, proprio per questo anche altri prodotti della piattaforma lo utilizzano dietro le quinte per queste sue caratteristiche, vedi Teams e One Drive.

Scenari di migrazione (origini di contenuti)

In questo articolo parliamo dei 2 scenari di migrazione più comuni:

  1. Da File Server on premise verso Sharepoint Microsoft 365
  2. Da Sharepoint on premise verso Sharepoint Microsoft 365
    Relativamente a questo scenario ho tralasciato volutamente di parlare della migrazione delle personalizzazioni spinte (codice custom) e meno spinte (“artifact” nativi: quali workflow etc.) che la piattaforma Sharepoint on premise potrebbe ospitare, questo articolo non tratterà questo argomento.

Per entrambi gli scenari pensando al “come” migrare saranno proposti sotto: metodo, approccio e strumenti.

Metodo

Il metodo suggerito è una buona pratica anche se l’approccio scelto è quello semplificato (vedi paragrafo seguente), prevede i seguenti 5 passaggi:

  • Un Assessment per la raccolta dei Requisiti utente (necessità) e la raccolta di informazioni su
    • Struttura informativa dei contenuti da migrare
    • Volumi dei dati da migrare
    • Utenze e Permission
    • Lo stato di salute dell’infrastruttura AS-IS (ai fini di evidenziare criticità da sanare prima della migrazione)
  • Definire lo Strumento da utilizzare per la migrazione (dipende dal volume dei dati e dall’architettura informativa da migrare)
  • Definire se lo spazio previsto dalla propria sottoscrizione è sufficiente (*1)
  • Una Analisi per definire
    • Riordino e pulizia dei contenuti nell’ambiente di Origine, prima della migrazione
    • Configurazioni dell’ambiente di destinazione (impostazioni necessarie)
    • Architettura informativa di destinazione (serve nuova classificazione?)
    • Mappatura della Architettura informativa origine-destinazione
    • Mappatura delle utenze se domini differenti
    • Permessi: si consiglia di “normalizzare” i permessi per raggruppamenti (librerie, cartella) per evitare di andare incontro ai limiti del sistema sui permessi granulari (*1)
    • Interfaccia: definire se si userà l’interfaccia nativa, se rivisitare la navigazione oppure il layout, quali tipi di sito usare (sito di Comunicazione/nuova Intranet, etc)
  • Un Piano di migrazione per definire
    • Una migrazione di prova ai fini di evidenziare criticità di connessione/sicurezza/velocità
    • Una migrazione in un passaggio unico o per fasi (per “rami” di contenuti, per funzioni oppure per migrazioni incrementali)
    • Tempi di migrazione e downtime
    • Gestione degli accessi durante la migrazione
    • Comunicazioni all’utenza e direttive (rilascio/chiusura dei file aperti)
    • Messa in servizio (GOLIVE)
    • Test di certificazione e supporto reattivo (è consigliato prevedere un Piano dei TEST con utenti selezionati per area di competenza, con i test di certificazione da fare subito dopo la migrazione)

Approccio e Metodo alla Migrazione:

Approccio “Semplificato” (o alla pari): trasferimento dei contenuti “così come sono”, sia per quanto riguarda i dati, i permessi e l’interfaccia che ne permette la fruizione (in questi casi si mantiene l’interfaccia nativa proposta).

Il metodo in questo caso prevede comunque:

  1. Un assessment per definire il dimensionamento (dati, utenze e permessi da migrare) e identificare lo strumento che verrà usato per la migrazione
  2. Una Analisi e un Piano di migrazione semplificati

Vantaggi: “velocità” di esecuzione (consigliato quindi solo per casi che hanno carattere di urgenza)
A sfavore: si perde l’opportunità di

  • Rivedere l’architettura informativa (e la classificazione dei dati)
  • Fare pulizia o storicizzare i contenuti obsoleti
  • Adottare la nuova piattaforma e fruire di conseguenza dei suoi molteplici vantaggi
  • Mancata comprensione e adozione da parte degli utenti

Approccio “di Adozione”: della nuova piattaforma tramite training iniziale al quale seguirà analisi e rivisitazione dei contenuti secondo un’architettura informativa nuova che sfrutti le potenzialità della piattaforma, adeguata alle esigenze di collaborazione del cliente a supporto del business e con criteri di comunicazione moderni.

Vantaggi:

  • tutti i vantaggi ottenuti dall’adozione della piattaforma da parte degli utenti
  • comunicazione e collaborazione tra gli utenti e le funzioni aziendali
  • organizzazione dei processi documentali
  • efficienza produttiva

A sfavore: il processo può richiedere più tempo. In caso di urgenza può essere mitigato tramite una strategia di migrazione e rilasci successivi (per fasi) sulla base di priorità (contenuti/funzioni).

Il metodo in questo caso prevede appieno i 5 passaggi elencati nel relativo paragrafo, dove la fase di Analisi sarà arricchita dai requisiti utenti espressi con la consapevolezza acquisita dal percorso di formazione.

Strumenti

Dopo l’assessment, sulla base del volume dei contenuti da migrare e a seconda della necessità di migrare/impostare una struttura informativa che faccia uso di metadati (attributi), potranno essere scelti i seguenti strumenti:

  • One Drive ovvero per uno spostamento “self service” da parte degli utenti dei propri contenuti.

Questo è reso possibile grazie alla funzione di sincronizzazione dei contenitori Sharepoint sul file system del proprio PC.

E’ indicato per trasferimenti di file (Scenario.1) e per volumi di dati modesti e soprattutto per utenti responsabili che decidono in autonomia quali contenuti sono necessari per loro da migrare dal file system su Sharepoint.

Vantaggi: l’utilizzo è intuitivo non richiede formazioni e nozioni IT. Origine solo File System.

A sfavore: Non è indicato per grosse moli di dati, non permette di trasferire o impostare i metadati; è un approccio “manuale” che non offre strumenti sofisticati di controllo sulle segnalazioni dovuti ai limiti (lunghezza del path, nomi file non permessi, etc (*2).

  • Sharepoint Migration: Tool Microsoft free (*3)

E’ indicato per gestire moli di dati consistenti e per entrambi gli scenari di trasferimento:

  • da File System
  • da Sharepoint on premise (2016, 2013, 2010)

Richiede una workstation/un server dove installare il prodotto.

Il tool prevede (*4):

  • Simulazione di migrazione (scansione) con output su log delle anomalie riscontrate
    • l’impostazione di Job di migrazione (semplici, solo tramite import file CSV/JSON)
    • migrazione incrementale
    • log di migrazione
    • versioning preservato

Vantaggi: è gratuito, non ha limite di volume, l’utilizzo e assai semplice, ha funzionalità sufficienti per soddisfare la “media” delle esigenze di migrazione da File System (un po’ meno per la migrazione da Sharepoint on premise).

A sfavore: solo 3 versioni di Sharepoint come origine, numero di funzionalità contenuto.

  • Tool Professionali a pagamento, prevedono di 2 tipologie di licenze
    1. per sottoscrizione annuale
    2. per GB da spostare (fare attenzione a calcolare anche le migrazioni di Test)

È indicato per gestire moli di dati consistenti e per entrambi gli scenari di trasferimento:

  • da File System
  • da Sharepoint on premise (2019, 2016, 2013, 2010, a volte anche 2007 e 2003)

Richiede una workstation/un server dove installare il prodotto (non necessariamente sullo stesso Server, in alcuni casi se installato sullo stesso server offre più funzionalità).

I tool professionali a prevedono

  • simulazione di migrazione (scansione) con Report delle anomalie riscontrate
  • l’impostazione di Job di migrazione
  • migrazione incrementale
  • versioning preservato
  • Report (log) di migrazione
  • mappatura delle utenze origine-destinazione
  • mappatura di metadati-NomeFile tramite file CSV/EXCEL per migrazione da File System

Prevedono il passaggio granulare per tipologia di contenitore ovvero:

  • per site collection (in questo caso si porta dietro anche funzionalità native quali workflow e profilazione completa, se la piattaforma di destinazione se non deprecati e se correttamente configurata)
  • per web site
  • per oggetto (libreria, lista, etc.)

Vantaggi: hanno molte funzionalità e coprono molte esigenze, tra cui migrazioni granulari, Report ricchi di dettagli, mappature delle utenze sofisticate, trasferimento delle impostazioni avanzate di piattaforma, possibilità di riorganizzare i contenuti sul tenant di destinazione (come pure possibilità di migrazioni da origini differenti tra tenant o da altri documentali).

A sfavore: prevedono un esborso economico, richiedono un minimo di formazione sullo strumento, occorre fare attenzione nella valutazione della scelta del tool opportuno (licensing e funzionalità migliori per le proprie esigenze).

 

Link di riferimento:

(*1) SharePoint limits

(*2) Invalid file names and file types in OneDrive and SharePoint 

(*3) Download and install the SharePoint Migration Tool 

(*4) SPMT-supported features

 

Semplifica la gestione della comunicazione interna, dei progetti e dei processi in azienda con Microsoft 365 e SharePoint.

Modern Workplace Consultant