Come il connubio tra Power BI e Business Central può rivoluzionare l’analisi finanziaria aziendale
In un contesto in cui la digitalizzazione assume un ruolo sempre più rilevante e strategico, le aziende nuotano nel tumultuoso mare dei “big data”. Avendo accesso ad un’enorme quantità di informazioni, uno dei fattori che può fare la differenza nella generazione di vantaggio competitivo nel mercato è la capacità di trasformare questi dati in decisioni.
Perché la data analysis è fondamentale per le aziende?
Secondo lo studio di McKinsey & Company “Insights to impact: Creating and sustaining data-driven commercial growth”, le aziende che utilizzano in maniera notevole strumenti di business intelligence per l’analisi dei dati vedono aumenti dell’EBITDA mediamene tra il 15% ed il 25%, accumulando un importante vantaggio sul mercato. In un mondo in cui ogni decisione assume rilevanza, un management che può contare su dati chiari e tempestivi può passare da una situazione di incertezza ad una situazione di successo. L’integrazione tra Power BI e Business Central consente di trarre il massimo valore informativo dai dati finanziari, fornendo insight in tempo reale su grandezze economico/patrimoniali e non solo.
Power BI e Business Central: un binomio vincente
PRIME365 Financial Dashboard intende sfruttare la potenza combinata di Business Central e Power BI per dare al management una visione chiara dei KPI per l’analisi di bilancio per flussi. In questo modo, ai decision-maker è consentito di prendere decisioni celeri e insight-oriented, migliorando la solidità delle proprie strategie aziendali.
L’integrazione perfetta con Business Central è il punto di forza di PRIME365 Financial Dashboard, il quale sfrutta il protocollo di comunicazione standard Microsoft “OData”, che consente di trasferire in tempo reale i dati, garantendo la possibilità di schedulare aggiornamenti periodici in background. Grazie a questa integrazione, i dati contabili vengono automaticamente elaborati e riclassificati in Power BI per alimentare i KPI economico/patrimoniali.
Com’è facilmente intuibile, la sincronizzazione automatica dei dati elimina la necessità di operazioni manuali di aggiornamento. Ciò significa che, compatibilmente con la schedulazione degli aggiornamenti periodici in background, le modifiche apportate ai dati in Business Central sono immediatamente riflesse nei report di Power BI.
Perché scegliere Power BI e non affidarsi solo a Business Central?
Benché Business Central sia un ERP potente e valido per gestire dati contabili e operativi, sono molteplici i vantaggi che incoronano Power BI come miglior tool per l’analisi e la visualizzazione dei dati. Di seguito, si riportano alcuni motivi per cui si riterrebbe cruciale adottare Power BI come strumento assolvente alle funzioni enunciate poc’anzi:
- Interattività e visualizzazione dinamica: Power BI consente di interagire in maniera dinamica e interattiva con le dashboard, ottimizzando l’esperienza di esplorazione dei dati. A differenza dei report statici offerti da Business Central, le dashboard di Power BI consentono all’utente di giocare con i filtri in maniera celere, ordinando i dati in tabelle e matrici ed effettuando drill-down. Ciò offre una dimensione d’analisi non replicabile sull’ERP. Visualizzare i dati con oggetti visivi di trend permette di scovare situazioni anomale o performance outstanding con un solo colpo d’occhio.
- Condivisione semplificata sull’interfaccia Power BI Online: Attraverso Power BI Service, piattaforma di condivisione online, più utenti possono accedere contemporaneamente e in modo sicuro ai dati finanziari, azzerando qualsiasi rischio connesso alla modifica involontaria dei dati finanziari, come potrebbe accadere su Business Central. In parole semplici, attraverso i “Report finanziari” (denominati nelle vecchie versioni “Situazioni contabili”) di Business Central è possibile – limitatamente ai propri ruoli – modificare le definizioni di riga e/o colonna, modificando la struttura della reportistica consultata dagli utenti. Per contro, su Power BI questo rischio non esiste, trattandosi di un tool di mera visualizzazione e interpretazione dei dati. Pubblicando i report sul cloud, il management e altri stakeholders hanno sempre la possibilità di vedere gli stessi report aggiornati in tempo reale, ovunque si trovino.
- Costruzione di report informativi all-in-one: I “Report finanziari” di Business Central, come già citato nei punti precedenti, offrono la possibilità di creare dei report statici, peccando per quanto concerne l’interpretazione grafica, che appare assolutamente poco accattivante. Attraverso le definizioni di riga e/o colonna l’ERP consente di fissare formule di calcolo dove l’utente può prevedere numerosi KPI. Tuttavia, il layout segue sempre una forma tabellare, da cui non è possibile discostarsi. PRIME365 Financial Dashboard, invece, è costruito in modo da dare la possibilità all’utente di consultare tutti i KPI oggetto d’analisi in una dashboard all-in-one, godendo di un’interpretazione dei dati a tutto tondo contando su oggetti visivi come grafici a torta o box di confronto con le grandezze dell’anno fiscale precedente.
- Soluzione plug and play: La costruzione di reportistica su Business Central segue un processo lungo e faticoso, non esente da fastidiosi errori umani. Per contro, PRIME365 Financial Dashboard è perfettamente applicabile in modalità plug and play, a tre condizioni:
- Sono supportate le versioni di Business Central dalla 15.1 in poi;
- È necessario installare un’estensione Var Prime per consentire la riclassificazione del Piano dei conti;
- È richiesto il possesso di almeno una licenza Pro di Power BI,
Panoramica dei KPI offerti da PRIME365 Financial Dashboard
PRIME365 Financial Dashboard prevede una vasta gamma di KPI chiave per fornire agli stakeholders una finestra completa delle performance economico/patrimoniali aziendali. Di seguito, si riporta una panoramica dei principali KPI:
PFN: La posizione finanziaria netta indica la copertura delle passività finanziarie mediante le attività finanziarie.
Mezzi di terzi: fa riferimento alle risorse finanziarie reperite esternamente e che devono essere rimborsate;
Patrimonio Netto: fa riferimento al capitale inizialmente versato dai soci, a cui viene aggiunta la quota di riserve, utili e altri fondi;
Leverage: indica la capacità di finanziare l’acquisto di attività mediante l’utilizzo dei mezzi di terzi, al fine di aumentare il potenziale dell’investimento;
Dipendenza finanziaria: consente di valutare il grado di copertura delle fonti di finanziamento mediante mezzi di terzi;
CCN: il capitale circolante netto sta ad indicare la liquidità operativa dell’azienda;
ROE: il return on equity indica la redditività del capitale proprio;
ROI: il return on investment consente di analizzare l’efficacia operativa dell’apparato aziendale;
ROD: il return on debt misura il costo medio del debito contratto;
ROS: il return on sales misura direttamente la redditività operativa dell’azienda;
ROA: il return on asset misura, in generale, la redditività delle attività totali dell’azienda;
EBIT: abbreviazione di Earnings Before Interest and Taxes, consente di valutare le performance dell’area operativa dell’azienda;
EBITDA o MOL: deriva da Earnings Before Interest, Taxes, Depreciation and Amortization, e sta ad indicare il margine operativo lordo dell’azienda, fornendo una visione grezza sul flusso di cassa operativo.
Diamo un’occhiata da vicino a PRIME365 Financial Dashboard!
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